L’accredito è il punto di partenza

La partenza è fondamentale in un viaggio. Se intendo anche questo blog come un viaggio, posso affermare che il suo punto di partenza è l’articolo scritto per la rubrica Nikon Life del sito internet Nital (Nikon Italia). L’articolo (Nikon, Music & Lights: la musica da vedere!) è un piccolo vademecum, una sorta di ‘Bignami’ della fotografia musicale nel quale si concentrano una serie di informazioni base che sono e che saranno discusse più approfonditamente in questo blog, per il fotografi, sia amatoriali che professionisti. Per accedere all’area riservata nei pressi di qualsiasi palco (Pit), sia esso di un piccolo locale, di uno palazzetto o di uno stadio, necessitano ovviamente di un pass che si ottiene mediante la richiesta di accredito. Qualche veterano di questo tipo di fotografia, leggendo queste parole, può pensare o dire che sto scrivendo qualcosa di scontato: ma non lo è per chi vuole entrare in questo mondo e non sa come fare. Richiederlo non è difficile, bisogna solo fare attenzione a non inviarlo al destinatario sbagliato, per errori di valutazione.
Per chi inizia, consiglio di chiedere accrediti nei locali della propria zona, nei quali suonano cover band che hanno di tanto in tanto uno ‘special guest’ come strumentista. Ad esempio a me è capitato all’inizio di fotografare in un locale della mia zona gruppi quali Vasco Real Tribute, Tra Liga e realtà ed i Queenmania. Sono tutti musicisti di professione che hanno come ospiti durante le loro serate rispettivamente Claudio Golinelli (bassista di Vasco Rossi), Federico Poggipollini (chitarrista di Luciano Ligabue) e Fabrizio Palermo (bassista di Enrico Ruggeri). Così facendo ho avuto una serie di vantaggi: un accredito immediato, direttamente dal proprietario del locale; la possibilità di fotografare musicisti di primo piano scattando per tutta la durata dei concerti, senza avere l’obbligo di particolari limitazioni temporali (di solito i primi tre brani come avviene nei tour dei musicisti più noti); mi sono abituato a scattare con la presenza di poca luce rispetto ai grandi palchi, imparando a gestire tempi, diaframmi e sensibilità ISO.
L’accredito può essere richiesto, in cambio della cessione di foto per il locale e mettendosi a disposizione per eventuali richieste durante la serata (foto di gruppo e foto di ambiente). Difficilmente il proprietario nega l’accredito, soprattutto se si è disponibili, gentili e professionali… contribuendo al buon esito della serata, senza creare problemi oppure ostacoli. Potreste per contropartita avere accesso a zone off-limits per i non addetti ai lavori ed ottenere qualche bevuta gratis ed ingresso omaggio, che non guasta. Una volta acquisita una certa esperienza e dimestichezza con questo tipo di ambiente, e dopo aver fatto pubblicare se possibile un pò di foto su giornali o riviste locali, si può provare a chiedere l’accredito a concerti con un impatto mediatico maggiore. In questo caso la richiesta di accredito si complica leggermente. I grandi artisti per i loro tour si appoggiano al proprio staff, il quale avendo necessità di attivare una serie di concerti si affida ad un organizzatore di eventi a livello nazionale (questo vale anche per gli artisti che provengono dall’estero). Queste agenzie, a loro volta, hanno delle sub-agenzie di zona che si occupano di organizzare ogni singolo concerto. La richiesta di accredito può quindi essere chiesta direttamente con due modalità: direttamente all’ufficio stampa dell’artista (modalità più tortuosa o difficile), oppure all’ufficio stampa della sub-agenzia (soluzione che consiglio vivamente). La scelta della sub-agenzia ha una serie di vantaggi: avere un contatto con cui instaurare un rapporto continuativo; velocizzare via via i tempi di accredito e di comunicazione, considerato che si ha quasi sempre lo stesso referente; far conoscere in modo approfondito il  nostro grado di professionalità e le testate dove di volta in volta vengono pubblicate le fotografie, dando così maggiori garanzie per ottenere i successivi accrediti.  Preciso che lo staff degli artisti dettano un ‘protocollo di accredito’ nel quale definiscono durante quali e quanti pezzi si posso fotografare gli artisti, qual è il numero di fotografi che possono accedere al Pit ed a volte facendo distinzione tra fotografi e cineoperatori. Vorrei aggiungere inoltre che avrer come appoggio una testata giornalistica o una rivista, facilita molto la concessione di accrediti (in alcuni casi è fondamentale), piuttosto che presentarsi come freelance.

A questo punto mi auguro di avere in futuro qualche fotografo e lettoredi questo articolo vicino a me durante un concerto, così potrà dirmi di persona se ho scritto delle balle !

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