Vasco Rossi: Tabularasa in foto

Presentazione del libro sull’icona del Rock in 200 immagini.

Alessandria – In una libreria le luci si spengono e su un telone viene proiettato un filmato di durata poco superiore ai sei minuti nel quale scorrono una serie di fotografie scattate tra il 1985 ed il 2012. Il comune denominatore di tutte queste immagini è il rocker italiano che tutti conoscono: Vasco Rossi. Le foto fanno parte del libro Tabularasa dei fotografi Efrem Raimondi e Toni Thorimbert. Un prologo audiovisivo, che ha come colonna sonora due canzoni simbolo del Komandante: ‘Vita spericolata’ e ‘Un senso’. Al termine del video la presentazione ha inizio con l’auto-presentazione dei due autori, ma il discorso viene subito interrotto. Il pubblico pone già delle domande, tante le curiosità  da chiedere a chi per anni con il Blasco non ha vissuto con lui solo il palco, ma anche il backstage ed il quotidiano. Tante le notizie curiose che fanno scoprire che Vasco, nel bene e nel male, è sempre Vasco, ma traspare anche qualche tratto più intimo e fragile che definiscono una caratteristica umana, nei pregi e nei difetti che si celano dietro alla celeberrima rockstar, che si commuove vedendo il libro prima della sua pubblicazione. Il tempo passa, scorre fluido, in un botta e riposta nel quale gli spettatori chiededono ed i due fotografi rispondono: una chiacchierata con persone normali, semplici, che hanno fatto del loro lavoro, un capolavoro. La possibilità di vivere di fotografia avendo riscontri oggettivi, producendo scatti fotografici per molti personaggi famosi e volti noti dello spettacolo e non solo.
Circa metà tempo è passato dall’inzio dell’incontro, si torna a parlare del libro e di come è stato pensato e realizzato. Anche qui molti gli aneddoti e le curiosità che spiccano. Il libro già ha un titolo di grande impatto: in sintesi dopo ciò il nulla, non da intendersi come presunzione, ma come una storia lunga 27 anni del Vate di Zocca che ha riempito i locali, i palazzetti e gli stadi con una miriade di fan eterogenei, per età e per estrazione sociale, un racconto che si approfondisce per immagini e dona il senso più bello del tempo trascorso, sia di quello descritto, sia di quello speso da chi osserva le pagine. Questo libro, non segue però una successione cronologia, e non è diviso in due parti, ciascuna per autore, perchè come sottolinea Efrem Raimondi ‘sarebbe stato un lavoro immane e una mattonata per chi lo sfoglia’. Non solo lo stesso Raimondi ritiene che il libro abbia vita propria, indipendentemente dalle fotografie tanto che ‘non riesco a distinguere nel contesto le mie foto da quelle di Toni’ dice Efrem. Invece Thorimbert tra i tanti interventi, fa presente che il libro è nato come completamento, ‘lui aveva la foto che a me mancava’ rimarca Toni, facendo presente che tutto è partito dal vedere sulla bacheca Facebook di Efrem una foto di Vasco, aggiungendo per far capire ai presenti,  ‘mi mancava un altro punto di vista’. Il senso non è la competizione, ma il creare un lavoro, un opera fotografica che raccontasse Vasco Rossi nel suo tutto, nella sua complessità: uno spettatore sottolinea questo aspetto usando la parola ‘crasi’, cioè una mescolanza di due singoli lavori che uniti ne generano uno più incisivo, potente, totale, come il nome di questa opera libraria. Se si lavora insieme con i migliori propositi si raggiunge l’obiettivo. Questo è stato centrato, non solo per aver realizzato tutto in poco tempo, ma per aver dato in pasto all’editore un lavoro già pronto, schiacciante che facesse pronunciare solo dei ‘Sì’ per la sua realizzazione. L’immagine di un uomo di spettacolo è il suo biglietto da visita e se quest’uomo è Vasco e la sua immagine viene curata da Efrem Raimondi e Toni Thorimbert, non c’è ne più per nessuno, qui si fa Tabularasa.

(La Feltrinelli Alessandria – 09 Marzo 2013)